Report 22 ottobre: Caso biglietti Juventus. Un’avvincente inchiesta dove si intrecciano i rapporti tra spie, tifoseria, mafia e calciatori.

Report 22 ottobre: il caso biglietti della Juventus, scoppiano le polemiche. La procura della FIGC ha aperto un’inchiesta dopo il servizio della nota trasmissione di Rai 3, andata in onda, ieri sera, lunedì 22 ottobre.

Report 22 ottobre: Un’avvincente inchiesta dove si intrecciano i rapporti tra spie, tifoseria, mafia e calciatori. Documenti inediti svelano l’ipocrisia di prestigiosi dirigenti del nostro calcio.

L’introduzione dell’inchiesta “Una signora alleanza” da parte del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci: “Noi stasera parleremo della più forte. Più amata e anche più invidiata signora del calcio italiano. Parleremo della Juventus. Dei suoi rapporti con i capi ultrà e con la ‘ndrangheta.

Il nostro di sguardo nasce invece da un’indagine, un’inchiesta della magistratura antimafia di Torino. Procura che ha indagato su una cricca di criminali romeni. La stessa procura ha poi scoperto che invece la curva della Juventus era stata infiltrata dalla ‘ndrangheta. Personaggio chiave Rocco Dominello, figlio di un boss, che si era infilato nella curva e ha cominciato a fare business con il bagarinaggio. La Juventus ha venduto migliaia di biglietti agli ultrà nella consapevolezza che li rivendevano a prezzi maggiorati.

Pertanto Andrea Agnelli è stato condannato in primo grado ad un anno di interdizione dai campi sportivi. Poi la pena è stata ridotta a tre mesi più una cospicua multa. Questo dalla giustizia sportiva. Ma la condanna è stata possibile perché i magistrati antimafia oltre ad ascoltare i telefoni dei mafiosi, hanno anche ascoltato quelli dei dirigenti della Juventus. Il capo della security Alessandro D’Angelo, quello di Stefano Merulla responsabile della biglietteria ma anche dell’ex capo ultrà Raffaello Bucci, poi assunto, ha lavorato poi nella Juventus.

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