Elezioni 2017 Caso Castelvetrano: oggi potrebbe arrivare il commissariamento e lo stop al voto. Nel frattempo che diverse comunità sono in attesa di eleggere la propria giunta comunale il prossimo 11 giugno, a Castelvetrano, in provincia Trapani, si vivono ore di attesa, per il possibile commissariamento ed il conseguente stop al voto. Tante analogie con l’ultimo, in ordine di tempo, comune sciolto per infiltrazioni mafiose, Borgetto in provincia di Palermo. Situazione simile e sorte sono spettate al comune di Gioia Tauro, in Calabria. In quest’ultimo comune, gli ispettori prefettizi, sono arrivati lo scorso 7 marzo e dopo esattamente 64 giorni, il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Domenico Marco Minniti ha approvato l’affidamento della gestione ad una commissione straordinaria. A Castelvetrano gli ispettori prefettizi hanno fatto ingresso nelle stanze del Palazzo Pignatelli lo scorso 20 marzo.

Stessa sorte toccherà alla città di Castelvetrano? Secondo le voci che si rincorrono nelle ultime ore, anche a seguito dell’audizione del Prefetto di Trapani, dottor Giuseppe Priolo, pare che il futuro prossimo della cittadina trapanese sia segnato. Anche ieri il Colonello dei Carabinieri, Comandante del comando provinciale di Trapani, Stefano Russo, nel corso della Festa dei 203 anni dell’Arma, non è andato sul sottile sulla questione relativa alla presenza mafiosa in provincia di Trapani ed a Castelvetrano in particolare: “Esiste un territorio pesantemente condizionato dalla pervasiva presenza della mafia, pronta ad inquinare i settori dove è facile attingere per le casseforti del malaffare, pronta ad infiltrarsi nelle Istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, e poi tra imprese e professioni. Una mafia che si nutre di impunità e consenso”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, il Prefetto di Trapani, dottor Giuseppe Priolo in Commissione Nazionale Antimafia del 31 maggio scorso: “Cosa Nostra è ancora in grado di controllare almeno parte del territorio, soprattutto per le attività tradizionali: infiltrazioni negli appalti pubblici, con la possibilità di pilotarli, e ogni tipo di traffico: dagli stupefacenti alle estorsioni; insomma tutto ciò che muove ricchezza”.
Ore tribolate nella cittadina trapanese, città degli ulivi, dell’olio e dei templi, che fra qualche ora potrebbe per la prima volta nella sua storia subire l’onta di un commissariamento a seguito di presunte (ma non troppo) infiltrazioni mafiose. I candidati a Sindaco, intanto, si preparano per la chiusura della campagna elettorale nelle piazze cittadine, a meno che non arrivi il pesantissimo decreto.