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Fabrizio Corona: lascia il carcere di Opera, andrà all’Exodus di Don Mazzi

Giornata “storica” per Fabrizio Corona che poche ore fa ha lasciato il carcere di Opera a Milano dove il “paparazzo” più famoso d’Italia era rinchiuso per una a 13 anni per bancarotta ed estorsione aggravata. Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha accettato la richiesta dei legali di Corona per via delle sue condizioni psicofisiche che presentano seri problemi psicologici e psichiatrici. Per l’ex re dei paparazzi è arrivato finalmente il parere favorevole del tribunale di sorveglianza alla richiesta di dei suoi legali. Pertanto Corona, condannato a 13 anni per bancarotta ed estorsione aggravata, seguirà un percorso terapeutico all’interno della comunità Exodus di don Mazzi, dove seguirà un programma di recupero.

Una vittoria per Fabrizio Corona dopo anni di appelli non solo curati dai suoi legali, anche la gente comune si era mossa con alcune petizioni in favore della scarcerazione di Corona che negli ultimi tempi soffre di uno stato depressivo alquanto grave. Il calvario di Corona è iniziato quando viene arrestato per la prima volta il 13 marzo 2007 con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione nell’ambito dell’inchiesta potentina denominata Vallettopoli. Dopo essere finito ai domiciliari dopo 77 giorni di carcere e in seguito a un processo lungo sei anni in tutto, verrà poi condannato in via definitiva a 1 anno e sei mesi di reclusione per il filone di Milano nel 2011 e a 5 anni per quello di Torino nel 2013.

Il 18 gennaio 2013, in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione di Roma che lo condannava a 5 anni di reclusione per estorsione ai danni del calciatore David Trezeguet, Fabrizio Corona si dà alla fuga, trovando ospitalità a Cascais presso l’abitazione di alcuni amici. Dopo sei giorni di latitanza, si arrende alle forze dell’ordine; secondo gli agenti di polizia, si sarebbe loro consegnato solamente dopo essersi reso conto di essere braccato.

Viene estradato in Italia e condotto nel carcere di Busto Arsizio il 25 gennaio dove comincia a scontare una condanna in continuazione pari a 7 anni, 10 mesi e 17 giorni comprendente le sentenze definitive che lo hanno condannato a: 5 anni per il filone di Torino, 1 anno e cinque mesi per quello di Milano (tentata estorsione nei confronti di Coco e Adriano) e 1 anno e sei mesi per un altro processo (patteggiamento risalente al 2009 per detenzione e spendita di banconote false e detenzione e ricettazione di una pistola).

Il Tribunale di Sorveglianza gli conferma la revoca dell’affidamento ai servizi sociali nell’ottobre del 2014 per il cumulo di condanne definitive sotto i tre anni con delle disposizioni che stabilivano orari precisi in cui potesse uscire e rientrare a casa. Oggi è storia recente, a Corona è stato concesso l’affidamento ai servizi sociali presso la struttura Exodus di Don Mazzi ed ha lasciato il Carcere di Opera dove è rinchiuso dal 24 gennaio del 2013.