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Posso andare a trovare un amico intimo? Posso andare andare a trovare la mia fidanzata? Potrò raggiungere la seconda casa sempre nello stesso comune? Le domande all’indomani del nuovo decreto del 26 aprile sono molteplici e gli argomenti che interessano al momento più gli italiani sono quelli riguardanti l’incontro con parenti, amici e fidanzati. Nel decreto si è voluto sintetizzare il tutto con il termine congiunto. E’ di oggi però una dichiarazione del vice ministro alla Salute, Pierpaolo Sileri che ha affermato: “Anche un amico può essere considerato un affetto stabile come un fidanzato, e quindi si potrà andare a trovarlo dopo il 4 maggio, purché non sia una scusa”.

Di “amici” nel Dpcm del 26 aprile non vi è alcuna traccia ma l’ordinanza sembra davvero molto “confusa” su questo aspetto, perchè poniamo il caso che due fidanzati si frequentano da diversi mesi, non hanno mai convissuto assieme, possono considerarsi anche amici molto intimi. A maggior ragione che nella autocertificazione non verrà inserito il nominativo del “parente” da raggiungere, chiunque potrà dichiarare lo spostamento verso un affetto sentimentale. Secondo la giurisprudenza si potrebbe desumere la stabilità del rapporto dalla cointestazione di utenze domestiche, mutui o altro.

Altro aspetto molto discusso che ha portato tantissimi italiani a porsi domande è la questione relativa al raggiungimento delle seconde case. Secondo quanto prevede il precedente decreto si vietava lo spostamento verso le seconde abitazioni, ubicate fuori dal comune di residenza ed anche fuori dalla regione. Le seconde case nello stesso comune non rientrerebbero in questo divieto. Secondo la giurisprudenza si potrebbe desumere che il raggiungimento della seconda casa all’interno dello stesso comune non è assolutamente vietato.

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