Washington, 17 aprile 2015 – Matheryn Naovaratpong è il più giovane essere umano mai ibernato della storia. E’ ormai sempre più diffusa in America la pratica d’ibernazione, il caso di Matheryn è sicuramente uno dei più particolari e discussi vista la giovane età della bambina, appena 3 anni.

I genitori hanno preso la decisione d’ibernare la picola dopo la diagnosi di tumore incurabile al cervello e diversi tentativi di interventi e terapie. Il tumore aveva già colpito l’80 % dell’emisfero sinistro del cervello della bambina. La famiglia della giovanissima Matheryn dopo inutili tentativi per non perdere la propria figlia ha deciso di affidare le ultime speranze al futuro e al progresso tecnologico e sanitario.

L’azienda che si occupa dell’ibernazione umana è l’Alcor in Arizona che in un comunicato nel proprio sito, a Matheryn Naovaratpongproposito del caso che ha seguito, scrive: “Quando è diventato chiaro che Matheryn aveva solo pochi mesi di vita, visto l’attuale livello delle cure mediche insufficiente a tenerla in vita  i genitori hanno completato tutti gli step per la sua criopreservazione, inclusa la crioprotezione del cervello”.

Ormai questa pratica sta diventando sempre più diffusa e i costi per attuarla possono superare i 200mila dollari (185mila euro). Al momento attuale la pratica è una ‘scommessa’, visto che non ci sono dati scientifici sull’effettiva possibilità di ‘resuscitare’ i corpi ibernati.

Redazione Peoplexpress