Oggi avrebbe compiuto ben 127 anni, la geofisica danese Inge Lehmann, geofisica che in seguito nella sua carriera divenne anche geodetica, la scienziata che scoprì come il nucleo terrestre non fosse composto da una singola sfera liquefatta ma da due nuclei, uno interno e da uno esterno, entrambi diversi fra loro per composizione e proprietà fisiche. Ma il suo apporto alla Geofisica non riguarda solo l’argomentazione che ha presentato sulla costituzione del nucleo terrestre, Inge Lehmann riuscì fin da subito a dedicarsi anche alla genesi dei terremoti e pertanto il suo interesse per la sismologia ai primi anni 20, infatti la Lehmann riesce a superare il difficile esame di geodesia diventando il capo del dipartimento di sismologia all’Istituto Geodetico di Danimarca, proprio in quel tempo Inge veniva chiamata la “Geodetica di Stato”.

inge-lehmann-google-doodleLo studio di Inge Lehmann non si discosterà mai dal nucleo terrestre, il centro di tutta la carriera della danese, celebre è il suo manoscritto da un titolo risicato come P. Con la lettera P, la geofisica danese intende descrivere le onde P e la loro interpretazione in correlazione con la presenza del nucleo interno: Questa interpretazione fu adottata nel giro di poco tempo da altri importanti sismologi del tempo, come Beno Gutenberg, Charles Richter e Harold Jeffreys. Questo studio fu ripreso da tanti esperti di sismologia del tempo ed ancora oggi Inge Lehmann ha un certo peso nonostante la scomparsa.

Dopo la seconda guerra mondiale, Inge Lehmann decise di andare negli Stati Uniti, inizia un percorso dottrinario sulle indagini della crosta e il mantello superiore della Terra, negli USA rimane per diversi anni e collabora con Maurice Ewing e Frank Press. Proprio in quel tempo, la Lehmann divenne celebre per la famosa “discontinuità sismica”, discontinuità che si trova ad una profondità che va da circa 190 a 250 km e che anche oggi viene nominata “discontinuità di Lehmann”. La geofisica danese riuscì a scoprire la discontinuità attraverso un accurato esame delle registrazioni sismiche fatta da un maestro di arte nera che nessuna quantità di calcolo elettronico possa probabilmente sostituire.

Oggi Google per il 127° anniversario dalla nascita dedica a Inge Lehmann un celebrativo doodle, una geofisica che fece parlare molto, fin dai suoi primi anni di carriera s’interessò molto allo studio della terra ed in particolare del nucleo terrestre. Poi la nascita dei terremoti e i moti della terra l’affascinarono ed ancora oggi le sue teorie vengono prese in considerazione dai sismologi moderni.

Redazione Peoplexpress