Un pensiero sulla Super League

Per 24 ore i tifosi hanno dimenticato di vivere con la mascherina, con il distanziamento sociale, con una pandemia che non molla mai, cos’è che ha preso la scena? La Super Lega! Dodici clubs europei, fra i più titolati al mondo, le squadre con il più alto numero di tifosi, società che fino a qualche anno fa potevano essere inseriti fra i più ricchi del mondo del calcio. Oggi no! Perchè proprio per il motivo che li ha spinti a creare la Super League, tanto ricchi di soldi non saranno, pieni di debiti si e impotenti nel poter creare formazioni ogni anno di altissimo livello per i propri milioni di tifosi.

Mi sorge un dubbio e cerco di dare una spiegazione, io proprietario di un’azienda leader in un determinato settore economico del paese, per rimanere al passo con la concorrenza, investo, chiedo mutui, prestiti, chiedo ai miei contabili e commercialisti di sistemare i bilanci ad hoc ma arriverò al punto di essere sommerso dai debiti e quindi proprio un ottimo imprenditore non sarò stato. Prima che si arrivi al tracollo la cosa da fare è rivedere il piano economico societario, capire quali sono gli introiti e soprattutto rivedere le spese che saranno più dei ricavi.

Nel calcio rispetto al mondo economico c’è un escamotage: la super lega! Un colosso bancario che finanzia ed introiti che aumentano rispetto all’attuale Champions League di circa 60 milioni di euro a club annualmente. Qualcosa non quadra ancora nella mia testa: perchè devo per forza mantenere altissima la quota spesa? Potrei rivedere qualcosa all’interno e proprio lì che cerco di capire, rose alla mano, i soldi sprecati che annualmente le tre italiane fondatrici della Super League pagano per calciatori che il mondo del calcio, non io, ritengono non top player.

Lo sapevate che nell’attuale organico della Juventus, i tre centrocampisti titolari bianconeri Arthur, Rabiot e Ramsey hanno un ingaggio annuale che è di 20 milioni di euro? Arthur 5 milioni, Rabiot 7 milioni più bonus, Ramsey 7 milioni. Allora benedetta Super Lega ma come dicono i tedeschi non servirà a niente. E loro sui conti sono sempre i migliori. Quei ricchi di soldi di una volta sono pieni di debiti e non sarà mai una Super Lega a cambiare le coscienze.

Gianfilippo Bonanno nato a Castelvetrano in provincia di Trapani il 21 maggio 1978. Ha maturato esperienze sul web su diversi portali d'informazione sportiva (Forza-Roma.com) e su siti d'informazione generalista (www.esclusivista.it). Grande appassionato di sport, di calcio soprattutto, ha maturato anche esperienze dirigenziali avendo ricoperto per anni ruolo di segretario generale e di team manager nella squadra dilettantistica della Folgore di Castelvetrano. Editore e blogger del portale Peoplexpress.it.