Girandola di emozioni nel derby della Capitale, dopo un primo tempo senza forti emozioni, la ripresa sicuramente non consigliabile ai deboli di cuore. Alla fine festeggia la Roma che matematicamente ottiene il secondo posto mentre per la Lazio la situazione si complica, al San Paolo di Napoli avrà a disposizione due risultati su tre per difendere il terzo posto che vale i preliminari di Champions League. Garcia manda in campo una Roma più coperta con Florenzi al posto di Ibarbo e Keita che ha sostituito Pjanic dall’inizio. Lazio invece con Mauri, Felipe Anderson, Candreva e Klose, proprio il tedesco più l’uomo più pericoloso che si divora letteralmente il goal del vantaggio. Poche occasioni da goal ma tanto gioco nel mezzo per entrambe le squadre nel primo tempo.

yanga-mbiwa-romaNella ripresa la musica della stracittadina di Roma cambia vertiginosamente, Garcia fa uscire Totti, dentro il colombiano Victor Ibarbo, la scelta è azzeccata, prima Ibarbo lascia nell’ugola dei tifosi giallorossi l’urlo divorandosi letteralmente il vantaggio poi fornisce un assist al bacio per Iturbe che manda in visibilio il popolo giallorosso. Lazio 0 Roma 1. I biancocelesti vanno all’arrembaggio e in una di queste scorribande trovano il pareggio con Filip Djordjevic imbeccato da Klose. Il pareggio della Lazio dura pochissimo, al minuto 86 Pjanic pennella un calcio di punizione dei suoi ed il difensore giallorosso Yapou Yanga-.Mbiwa spizzica quel tanto che basta a mandare la palla laddove Marchetti non può arrivare, riesplode il popolo giallorosso.

Gli ultimi minuti non sono vibranti perchè non accadrà nulla, dei 5 minuti concessi, la Lazio cerca con la forza della disperazione di offendere la retroguardia giallorossa ma senza colpire, poi Ibarbo e Torosidis riescono a congelare la palla nella zona del calcio d’angolo a favore della Roma. Rizzoli con 10 secondi di anticipo fischia la fine, Roma in paradiso, Lazio all’inferno, o meglio al purgatorio, i biancocelesti adesso dovranno non perdere in casa del Napoli per difendere il terzo posto.

Gianfilippo Bonanno