Un servizio alquanto sconvolgente, quello firmato da Matteo Viviani, nel corso dell’ultima puntata stagionale de Le Iene, andata in onda giovedì 5 maggio 2016 su Italia Uno, dal titolo “Un racconto terribile oltre ogni immaginazione”. La protagonista della triste storia è Alice, una ragazza che un giorno ricorda quanto subito da piccola. La stessa Alice, prima di iniziare lo “scabroso” racconto, confida a Matteo Viviani, che nella sua memoria, è avvenuto come un sasso che cade e che scatena una vera e propria frana.

Sconvolgente servizio di Matteo Viviani, nell'ultima puntata de Le Iene, di giovedì 5 maggio 2016 "Un racconto terribile oltre ogni immaginazione"
Sconvolgente servizio di Matteo Viviani, nell’ultima puntata de Le Iene, di giovedì 5 maggio 2016 “Un racconto terribile oltre ogni immaginazione”

Alice a Le Iene, ha raccontato una storia molto triste, la ragazza ricorda di essere stata assieme a tanti altri bambini che poi venivano uccisi. Viviani ha intervistato un esperto di neuropsicologia, per comprendere le ragioni di questo racconto terribile. Alice, che si trova in cura da una psicoterapeuta, viene ripresa dal padre quando ricorda quegli episodi.

Matteo Viviani, prima del servizio, anticipa che alcune risposte sono state tagliate e chi potrebbe essere altamente colpito dalle immagini e dalle parole della protagonista della triste vicenda, può anche non vedere il servizio. La iena, nel corso del servizio, svela che molte persone che potevano parlare della vicenda di Alice, non possono parlare per via di un procedimento giudiziario in corso.

Nel servizio di Viviani di giovedì 5 maggio 2016, c’è anche una lunga intervista a don Fortunato Di Noto, il parroco di Avola, che vive sotto scorta, presidente di una Onlus che si occupa proprio di lotta contro gli abusi sui minori. Le parole di Don Fortunato Di Noto alle Iene sono state molto toccanti.

Per rivedere il servizio di Matteo Viviani, nel corso dell’ultima puntata de Le Iene, di giovedì 5 maggio 2016, dal titolo “Un racconto terribile oltre ogni immaginazione” clicca qui.