Le Iene, Strage di Erba: terzo capitolo dell’inchiesta di Antonino Monteleone alla ricerca di una verità che sembra non essere quella della sentenza. Sentenza che inchioda Olindo Romano e Rosa Bazzi. I due si sono auto accusati della strage in cui furono assassinate 3 donne ed un bambino. La iena è partita da chi non crede a questa versione dei fatti. Nel corso del servizio di ieri sera, la iena ha incontrato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede che effettuerà dei controlli sulle intercettazioni scomparse di Olindo e Rosa.

La scena del crimine è piena di misteri: l’unica traccia di sangue che inchioderebbe Olindo e Rosa è quella ritrovata sul battitacco della loro Seat Arosa. Si è sicuri che quella macchia di sangue non risulta essere stata contaminata dai carabinieri che quel giorno svolsero indagini sul luogo del delitto e poi sull’automobile di Olindo?

Le Iene, Strage di Erba: rivelazione shock del carabiniere.

Questa è in sostanza la chiave di lettura della nuova inchiesta a Le Iene, di domenica 14 ottobre 2018, svolta da Antonino Monteleone. Partendo dalla macchia di sangue di Valeria Cherubini, la vicina di casa uccisa, la iena scopre che quella prova schiacciante potrebbe riaprire il caso. La macchia di sangue in questione è la prova principe che inchioderebbe Olindo Romano e Rosa Bazzi. L’unica traccia di sangue dei due giudicati colpevoli della Strage di Erba.

L’inviato delle Iene ha voluto incontrare chi ha effettuato quel giorno i rilievi sul luogo del delitto e sull’auto di Olindo. Dall’incontro l’ex brigadiere dei Carabinieri, oggi in pensione Carlo Fadda. Il carabiniere fece la fotografia alla macchia di sangue, ammette che il sangue potrebbe essere stato frutto della contaminazione dai carabinieri che erano stati sul luogo della strage.

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