Il nome di Maria Elena Boschi negli ultimi giorni è su tutti i giornali per via della vicenda legata al conflitto d’interessi che è stato argomento di discussione e di votazione in Parlamento, per via della mozione di sfiducia che però è andata respinta, ed il Premier Matteo Renzi, non fa altro che difendere il suo ministro ed accusare l’opposizione annunciando che la mozione chiesta dal Movimento 5 Stelle è solo un boomerang che gli tornerà contro. La Boschi è stata “colpita” dallo scandalo “Salva Banche”, che ha visto migliaia di risparmiatori perdere i loro soldi per via dei deficit di alcuni istituti di credito fra cui la Banca Etruria, istituto caro al padre della Boschi.

Il ministro per le riforme costituzionali del governo Renzi, Maria Elena Boschi, ieri alla Camera si è lasciata andare in un discorso molto forte, chiede giustizia, per lei il padre è innocente ma se ha sbagliato è giusto che paghi. A chi le domanda del conflitto d’interessi, la Boschi rilancia, le accuse prodotte nei suoi confronti sono state altamente pilotate economicamente, l’opposizione ha cercato, a detta del Ministro e non solo, ma anche di Matteo Renzi, di voler colpire il governo italiano e non il vero problema che riguarda quei risparmiatori che hanno visto sciogliersi come neve al sole, i loro risparmi.

Nella Aula del Parlamento, Maria Elena Boschi, si è resa protagonista di un discorso che è stato apprezzato ma che non ha comunque affievolito il clima ostile dell’opposizione nei suoi confronti: “Se mio padre fosse stato davvero favorito sarei la prima a dimettermi. Ma sono state dette un sacco di falsità: è in corso un attacco politico contro il governo e la mia famiglia. Sono orgogliosa di far parte di un governo che esprime un concetto molto semplice: chi sbaglia deve pagare, chiunque sia, senza differenze e favoritismi. Se mio padre ha sbagliato deve pagare. Non c’è spazio per doppie misure e favoritismi”.

Matteo Renzi rilancia contro il Movimento 5 Stelle dopo la mozione di sfiducia respinta: “Leggendo l’intervento del ministro Boschi e le risposte in aula, mi pare del tutto evidente che si sia trattato di un clamoroso boomerang per il Movimento 5 stelle.  La mozione di sfiducia “ha paradossalmente consentito al ministro Boschi di dimostrare che non c’è stato alcun favoritismo. Il tempo delle leggi ad personam è finito”.

Per rivedere l’intervento del Ministro Maria Elena Boschi alla Camera del 18/12/2015 clicca qui