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Roma vicina al miracolo, l’arbitro Skomìna tutto

Roma vicina al miracolo, l’arbitro Skomìna tutto. Seppur con tante debolezze e qualche errore, la Roma è arrivata vicino al traguardo, giocarsi la Finale di Kiev ai supplementari e casomai ai calci di rigori. Alla Roma rimane l’applauso del suo pubblico e di tanti italiani sportivi che hanno apprezzato il cammino europeo della squadra in questa Champions League.

Chiedetelo ad Atletico Madrid e Chelsea che risero quando beccarono la Roma nel proprio girone. Primo posto ed i colchoneros a casa. Anche gli ucraini dello Shakhtar erano felici di incontrare la Roma. Eliminati. Poi non parliamo della stampa spagnola dopo il sorteggio dei quarti che vide il Barcellona accoppiato con la Roma. Le risate giunsero oltreoceano. Eliminati con un perentorio 3-0 all’Olimpico.

Roma vicina al miracolo. Qualche rimpianto ma grandissime recriminazioni per un arbitraggio che ha voluto incanalare la sfida verso una “serenità” di gioco. Alcuni fischietti non agiscono in malafede ma si danno degli obiettivi: la doppia sfida non dovrà decidersi nei minuti finali.

Poi Klopp ed il Liverpool, il tecnico tedesco credeva ad uno scherzo che la Roma avesse eliminato il Barça. I reds felicissimi di giungere in finale, alcuni tabloid inglesi addirittura inneggiavano Kiev come traguarda già raggiunto.

E proprio lì che la “nostra” storia si ferma ed inizia il racconto di una semifinale da brivido. Si parte dal 2-5 dell’andata imposto alla Roma da un indemoniato Liverpool. Un’imbarcata, così come hanno detto tanti addetti ai lavori, per rafforzare l’idea che i Reds hanno un attacco fantasmagorico e la Roma ha una fragilità nel posteriore molto elevata.

Nei primi 5 minuti la Roma tenta l’affondo e con Florenzi sfiora il montante. Ma poco dopo succede quello che Di Francesco e compagni non si aspettano proprio nei primi minuti, Nainggolan regala la sfera al Liverpool, palla a Manè che entra in area a battezza l’angolo di Alisson. Sono 4 adesso i goal che separano la Roma dalla qualificazione. Un autogoal di Milner ridà carica e speranza. La Roma cerca la stoccata ma non la trova. Lo sloveno Skomina, esperto fischietto, fischia una “spintarella” di Schick su Lovren in area con il difensore di Klopp che prende la sfera pure con il braccio. Si capisce che l’arbitro è attento anche a questo. Ma non sarà così di lì avanti, infatti su un angolo del Liverpool, Dzeko cerca di respingere la sfera ma spinto da Van Djik regala la palla a Wijnaldum che segna indisturbato e mette una serie ipoteca sulla qualificazione alla finale.

Ma il peggio arbitrale per Roma deve ancora arrivare. Al minuto 31, Dzeko fermato in area, per fuorigioco, sul lancio di De Rossi. Il bosniaco era in posizione regolare. Al minuto 49, Dzeko è messo giù da Karius in area di rigore, sarebbe rigore ma l’arbitro fischia in precedenza il fuorigioco dello stesso bosniaco. Offside inesistente. Al minuto 64, l’episodio che segna la gara. Mani di Alexander-Arnold in area sulla conclusione di El Shaarawy. L’arbitro assegna il calcio d’angolo. L’esterno del Liverpool para letteralmente la palla indirizzata in goal. Nulla da eccepire, rigore ed espulsione, quando mancano 26 minuti alla fine. Il finale della Roma ha dimostrato che tutto non era poi così tanto impossibile da inseguire. Peccato che il fischietto Skomìna tutto.