Torna l’immancabile copertina di Maurizio Crozza nel corso del programma di politica di La7 di Martedì. Nel salotto di Giovanni Floris il monologo del comico genovese è diventato un appuntamento fisso in cui Crozza ripercorre gli argomenti politici degli ultimi sette giorni. La scorsa settimana il comico ha citato l’Italicum di Renzi e Salvini che con tutto quello che gli tirano addosso si porta la spesa a casa, è stata una settimana importante, dalla nuova legge elettorale agli incidenti avvenuti nel giorno dell’apertura dell’Expo, senza dimenticare lo sciopero generale della scuola oggi in tutta Italia, questo martedì nella sua imperdibile copertina esordisce così:

crozza-copertina-7aprile2015-dimartedì“Caro Giova, vorrei volare alto, vorrei partire da uno statista, non Carlo Cattaneo, Matteo Orfini… come chi è, chi c…o è Matteo Orfini, Billy Cristal, è un figlio d’arte viene dal circo Orfini. ha detto abbiamo scoperto come nei governi tecnici c’è una discreta quantità di pippe, si stesse riferendo alla Fornero ma a me sembra ingeneroso, perchè le avrebbe dato della pippa, ora c’è un buco di 12 miliardi, io non la chiamerei pippa, ma regina… La Fornero si è difesa che è stata responsabilità di Passera e Monti, la Fornero ha fatto 700 milioni di danni al mese, neanche se entri con una mandria di rinoceronti, prima Orfini chiami pippe i tecnici… certo che Renzi ci sembra un gigante, a forza di pippe siamo diventati ciechi…”

Dopo dieci anni Renzi ha fatto approvare una legge elettorale che da potere al solo premier, neanche Ceaucescu, ne che per dieci anni aspetti Godot in teatro e arriva Pippo Franco. C’è un clima di ottimismo, bisogna parlare bene di cosa fa Renzi, Jobs Act e come il culatello sulla meringata… A Milano c’erano professori davvero incazzati che i black bloc si sono ritirati…”

L’Expo che figata pazzesca, non è proprio tutto finito, m…..a quello che c’è! Tu entri nel padiglione e vedi cose incredibili, vedi delle diapositive, vedi tanti video, i padiglioni pieni di schermi, sai da Trony non ci sono paragoni, non ci sono padiglioni. L’Expo è tutto un arrangiamento, chi si prende la responsabilità di cambiare l’inno di mameli in mondovisioni, Siamo pronti alla morte attenti alle storte, Renzi non ha chiesto il permesso a Bersani figurati Mameli…” Crozza conclude la copertina del 5 maggio imitando Renzi che canta a modo l’inno di Mameli e lo conclude… “Siam pronti alla morte l’Italia twittò”.

GUARDA IL VIDEO della copertina di Maurizio Crozza a di Martedì del 5 maggio 2015:

Gianfilippo Bonanno