Video della Copertina di Maurizio Crozza a DiMartedì del 26 aprile 2016 in onda su La 7 – Appuntamento del martedì sera, su La 7, con il programma DiMartedì, condotto dal giornalista Floris, nel corso del quale, all’inizio, c’è la consueta ed imperdibile Copertina di Maurizio Crozza.

Il comico genovese nel suo monologo, diventato un momento televisivo molto visto, ripercorre i sette giorni di politica ed economia con la sua unica ed immancabile verve satirica.

 

 

Consueto appuntamento, nel corso del programma DiMartedì, con la copertina di Maurizio Crozza in onda su La 7 il 26 aprile 2016
Consueto appuntamento, nel corso del programma DiMartedì, con la copertina di Maurizio Crozza in onda su La 7 il 26 aprile

“Giova ho visto Travaglio, c’è Travaglio, ma di nuovo, non c’è la festa della Liberazione da Marco Travaglio, Travaglio che si lamenta della politica italiana e come quello che entra in discoteca e si lamenta della musica alta… Oggi ne hanno arrestati altri nove in Campania… Abbiamo dei difettucci ma come popolo siamo uniti… Ieri c’era una bandiera bicolore e non tricolore, la bandiera della Juve”.

Poi Crozza prosegue: “Io amo il 25 aprile perchè è il giorno in cui Mattarella e Renzi s’incontrano… Ieri al Vittoriano hanno commemorato insieme, povero Mattarella, ieri ha fatto piangere un bambino, (no, non lo porti via), questo è il futuro dell’Italia, ma non si riferiva al bambino ma al pianto del bambino…”

Poi il comico: “Sai che l’idea del muro in Austria non è male, ma per non farli più uscire…” Riferendosi al futuro premier Austriaco, Hofer. Crozza tira in ballo Salvini ed il suo incontro con Donald Trump, Maurizio dice: “Volevo essere una mosca, non per sentire cosa si dicevano, solo per avere l’imbarazzo su chi posarmi”. Conclude con questa battuta, Maurizio Crozza, la copertina a DiMartedì del 26 aprile 2016.

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