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Da Zaia a Fontana e Cirio, governatori di Veneto, Lombardia e Piemonte lanciano il segnale di emergenza per combattere il coronavirus. Nei prossimi giorni, stando a quanto ritengono esperti e studiosi, ci sarà in Italia il picco dei contagi. Molto drastico il governatore del Veneto che ha stimato in due milioni di contagi nella propria regione nei prossimi giorni.

Nell’odierno CdM di questa mattina, l’ipotesi “Chiudere tutto” non è stato al vaglio dei lavori del Consiglio. Il premier Conte nelle scorse ore non ha escluso l’adozione di norme ancora più dure. Il Consiglio dei Ministri in forma straordinaria potrebbe essere convocato nelle prossime ore. IN AGGIORNAMENTO.

Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana ha dichiarato al termine del CdM: “Ci hanno ascoltato e si sono presi una pausa per riflettere. Dal Cdm mi auguro arrivino risposte chiare. Comprendiamo bene quale sia il peso di certe decisioni. Noi abbiamo raggiunto un accordo anche con Confindustria Lombardia. Noi vediamo i numeri e cosa sta succedendo negli ospedali. Se il contagio continua a diffondersi a questa velocità, il sistema non potrà reggere ancora a lungo”.

Anche il governatore del Piemonte, Alberto Cirio è sulla stessa lunghezza d’onda di Fontana. “Se il governo deciderà che la Lombardia farà questo passo credo che anche il Piemonte dovrà in qualche modo essere compreso. Se le parole del presidente Fontana vanno nella direzione di chiudere tutto, credo che a questa riflessione vada prestata grandissima attenzione. E’ per questo che l’ho sottoposta all’unità crisi e al comitato scientifico regionale, per avere già oggi un parere da trasmettere al governo”.

Intanto in Italia i negozi delle grandi catene iniziano ad abbassare le saracinesche intanto fino a domenica 15 marzo. Così ha già annunciato la catena di abbigliamento sportivo Decathlon. Altri marchi potrebbero annunciare la chiusura a breve.

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