Nuovo servizio choc sull'agghiacciante storia dell'Ambulanza della morte Servizio a Le Iene di Roberta Rei

Nella puntata de Le Iene di giovedì 5 novembre, Roberta Rei, è tornata a parlare dell’orribile caso dell’ambulanza della morte. Tre anni fa l’inchiesta dell’inviata portò sotto processo diverse persone. A distanza di tre anni, l’inviata de Le Iene ha incontrato un altro testimone del caso dell'”ambulanza della morte”.

L’uomo assieme al fratello, sono dei collaboratori di giustizia. Hanno denunciato due persone, ora a processo per omicidio ed estorsione di tipo mafioso. Dalle dichiarazioni in esclusiva sono usciti particolari davvero agghiaccianti. Venivano iniettate siringe vuote ed altre volte venivano usati i cuscini per soffocare i “poveri” malati terminali.

“L’ambulanza della morte” Nuovo servizio a Le Iene di Roberta Rei 5 novembre 2020

Ambulanza della morte, Le Iene: oggi gli arresti | Servizio del 2017

Roberta Rei, inviata della trasmissione di Italia 1, Le Iene, ha curato un’inchiesta, con tanto di testimonianze choc, dal titolo “Ambulanza della morte”.

La testimonianza ascoltata da Roberta Rei faceva appunto riferimento alla pratica utilizzata da un barelliere per accelerare la morte dei pazienti dimessi dall’ospedale perché in fin di vita e trasportati in ambulanza dall’ospedale di Biancavilla (Catania) alle loro case.

“Praticamente la gente non moriva per mano di Dio. Siccome era in agonia e doveva morire lo stesso, la facciamo morire prima sull’ambulanza, così noi guadagniamo 300 euro anziché 50 o 20”. Ha riferito il super testimone all’inviata.