Anche noi di Peoplexpress.it avevamo riportato l’anticipazione che Le Iene dalla propria pagina di Facebook lunedì attorno alle 14:50 avevano lanciato, un servizio che riguardava gli scontrini di Matteo Renzi. Dopo qualche ora sulla pagina ufficiale de Le Iene di Facebook nessuna traccia dell’anteprima, pare infatti che ci sia stato un chiaro e netto dietrofront da parte di Mediaset avverso alla mandata in onda del servizio della Iena Giarrusso.

Il post con la foto in anteprima recitava così: “Anteprima del servizio “Gli Scontrini di Renzi #Escili” di Iena Dino – Dino Giarrusso in onda questa sera #LeIene. Tanto che anche la nostra redazione aveva pubblicato un articolo sui servizi in anticipazioni de Le Iene e fra i quali anche questo: Le Iene: anticipazioni servizi Giarrusso e Agresti su Scontrini di Renzi #Escili e Taglio piega e finale felice VIDEO

Ma cosa è avvenuto veramente? Il Fatto quotidiano ha messo gli occhi sul dietrofront di Mediaset, vertici del biscione che hanno costretto la redazione de Le Iene ed in particolare la Iena Giarrusso a non far mandare in onda il servizio dato come primo in anteprima. Pare che la Iena Dino ci sia rimasta male tanto che nella scorsa puntata de Le Iene, andata in onda lo scorso 23 novembre, di Giarrusso nessuna traccia, nessun altro servizio.

Alessandro Di Battista, Movimento 5 Stelle, non ci sta, e dal suo profilo di Facebook rilancia: “Solo gli ingenui possono credere che il patto tra PD e Forza Italia sia finito. E’ un patto che dura da 20 anni! Guardateli, non si pestano mai i piedi, si aiutano reciprocamente ed entrambi hanno la stessa identica preoccupazione: il M5S al governo. Oggi alla Camera il PD voterà giudice della Corte Costituzionale Sisto, l’avvocato di Verdini (l’infiltrato di B. nel cerchio magico renziano) nonché colui che pensò alla norma salva-Ruby durante la passata legislatura. E inoltre Mediset censura una brava “iena” e non manda in onda un servizio sugli scontrini di Renzi il quale ha speso da sindaco cifre incredibilmente superiori a quelle spese da Marino. Come sempre c’è un sistema che fa affari sulla nostra pelle e il M5S che combatte ogni giorno per giustizia sociale e legalità. A riveder le stelle!”

Era successo un fatto simile con i tamponi ai parlamentari qualche anno fa, e nella penultima puntata sulla faccenda legata al profilo di Facebook gestito da Gianni Morandi e dal suo presunto manager, anche in quella occasione, il servizio in anteprima pubblicato su Facebook non è mai stato mandato in onda durante la trasmissione. Gli interrogativi sono tanti, ma se Le Iene subiscono forti pressioni perchè non emigrano in una tv dove sicuramente la libertà è fortemente meno compromessa.