Stefano Saraceni alle Iene racconta il perchè Silvia Romano poteva essere liberata molto prima dall'Italia

Stefano Saraceni racconta in esclusiva quanto avvenuto dal giorno dopo del rapimento di Silvia Romano. L’uomo che ha lavorato in Africa dal 1989 al 2018, è stato contattato telefonicamente da una persona, presentatasi come funzionario dei servizi segreti, 24 ore dopo la notizia del rapimento della cooperante italiana.

Siamo nel novembre del 2018, esattamente il 21 alle ore 21:15. Stefano riceve la telefonata: “Sono il direttore delle operazioni”, inizia così il racconto, attraverso l’ausilio delle registrazioni telefoniche che hanno di fatto dato un peso molto importante alla testimonianza di Stefano Saraceni. Perchè il “funzionario” avrebbe telefonato a lui? Secondo il racconto dell’uomo: “Sono stato scelto perchè la mia lunga esperienza in Africa avrebbe aiutato con delle informazioni nello svolgimento delle operazioni per la liberazione di Silvia Romano”.

Le informazioni che arrivano dalla “foresta” si pagano e Stefano si è messo a disposizione anche in questo ma alla fine del servizio, spiega perchè ha voluto informare le Iene con questa esclusiva testimonianza: due motivi principali, recuperare le somme spese, circa 6.800 e perchè Silvia Romano poteva essere liberata prima. Si commuove quando pronuncia il nome della cooperante italiana.

Secondo la testimonianza di Stefano Saraceni, Silvia Romano poteva essere liberata già a Natale del 2018. Un intrigo internazionale di soldi per il riscatto hanno fatto sì che la liberazione avvenisse solo il 9 maggio del 2020.

“Silvia Romano poteva essere liberata prima” l’esclusiva testimonianza. SERVIZIO LE IENE DI GIOVEDI’ 3 DICEMBRE 2020: